Gli esperti di Tutela Radiologica forniscono competenze di notevole esperienza nella gestione di sorgenti di elevato rischio, nella redazione di piani di emergenza e nella formazione degli operatori per l’effettuazione dei controlli e per le azioni da intraprendere in caso di ritrovamento di sorgenti radioattive smarrite.
Nella raccolta, il deposito, l’importazione e la fusione di rottami metallici è possibile imbattersi in sorgenti radioattive “smarrite” o “dismesse”, dette anche “orfane”.
Alcune di tali sorgenti sono pericolose per chi, a sua insaputa, permane nelle vicinanze, magari per motivi di lavoro. Il rischio può essere più elevato quando ci si imbatte in materiali provenienti da paesi con basso livello di controllo, dove l’utilizzo di sorgenti può essere anche intenso, per esempio nelle prospezioni geologiche (petrolio), nella radiografia industriale (controllo delle saldature in metanodotti e oleodotti) o nell’agricoltura.
Nel conferimento di rifiuti industriali o urbani agli inceneritori, al fine di eliminare la possibilità che sorgenti radioattive possano essere bruciate producendo fumi radioattivi, le regioni richiedono che vi sia un controllo della radioattività prima della combustione.
Per evitare tali evenienze, l’articolo 72 del D.Lgs.101/20 prevede che i soggetti che a scopo industriale o commerciale esercitano attività di importazione, raccolta, deposito o che esercitano operazioni di fusione di rottami o altri materiali metallici di risulta hanno l’obbligo di controllo radiometrico sui predetti materiali o prodotti. Sono soggetti all’obbligo anche coloro che esercitano attività a scopo industriale o commerciale di importazione di prodotti semilavorati metallici o prodotti in metallo
Il controllo va fatto anche alle dogane. Le disposizioni attribuiscono in via esclusiva all’esperto di radioprotezione in possesso dell’abilitazione di II o III grado(*) la responsabilità dell’effettuazione dei controlli radiometrici e della valutazione di risultati.
La valutazione errata, o non effettuata con parametri, metodologie e strumentazioni, indicate da norme tecniche nazionali ed internazionali, comunemente accettate dalle associazioni professionali, può comportare per il committente notevoli danni economici.
Il ritrovamento di una sorgente radioattiva di notevole rilevanza comporta una serie di azioni svolte con consapevolezza e professionalità, anche da parte degli stessi lavoratori, al fine di eliminare i rischi per loro, per il pubblico e per l’ambiente.
(*) Gli esperti di radioprotezione si dividono in I, II e III grado. Al salire del grado di abilitazione, aumenta il campo di competenza definito dalle leggi nazionali.