L’utilizzo di macchine e materie che emettono radiazioni ionizzanti (macchine radiogene e materie radioattive) necessita di progettazioni, autorizzazioni e procedure per la tutela della salute dei lavoratori, della popolazione e dell’ambiente (sorveglianza fisica della radioprotezione). Tali attività di sorveglianza sono necessarie, anche per legge, in molti campi, quali: sanità, ricerca, industria.
Nelle amministrazioni pubbliche delle nazioni e delle associazioni internazionali, è poi aumentata la coscienza dei rischi legati allo smarrimento di sorgenti radioattive, anche a causa dei numerosi incidenti occorsi nel mondo. Per questo la legislazione europea, italiana e locale ha introdotto obblighi per il controllo della radioattività di molti tipi di merci e materiali, sia alle dogane che in alcune categorie di stabilimenti e depositi. In particolare per:
- i giocattoli (importazione e produzione);
- rottami metallici (importazione, raccolta, deposito, riciclaggio in fonderia);
- semilavorati metallici (importazione);
- rifiuti industriali e urbani (all’accesso agli inceneritori).
Dopo il recente incidente nucleare in Giappone, la comunità europea ha imposto, al momento dell’importazione, il controllo radiometrico, delle derrate alimentari provenienti da alcune prefettura giapponesi, vicine a Fukushima. Il controllo è a carico degli importatori.
In particolare, il controllo radiometrico di alcune tipologie merceologiche è diventato oggi un investimento conveniente per l’imprenditore in quanto può evitare casi, non poco frequenti, di incidenti o semplicemente di problemi legali di notevole costo.
La radioattività naturale ha gli stessi effetti negativi della radioattività artificiale. La maggiore fonte di rischio da radiazioni naturali proviene dal Radon, gas radioattivo naturale prodotto da alcune rocce, contenti tracce di Uranio e Torio. Alcune di tali rocce sono anche utilizzate come materiale da costruzione (es. tufo vulcanico, peperino, granito) o per preparare smalti (es. sabbie contenenti zirconia). In alcune zone, per esempio del Lazio e della Campania, le concentrazioni di Radon sono più elevate.
Comunque il radon tende a essere maggiormente presente nei luoghi sotterranei o dove vi sono fluidi provenienti dal sottosuolo (es. terme). Per questo, legge ha stabilito (D.Lgs. 230/95) almeno per i luoghi di lavoro con queste caratteristiche l’obbligo al controllo. Per le abitazioni invece tale obbligo non sussiste, ed il cittadino che volesse valutare la situazione radiologica della propria abitazione o di un abitazione da acquistare, può provvedere su base volontaria.